La città_ uno dei luoghi d'esilio___ più vicino quello in cui si abita_____


--- mercoledì 28, da una mail:
   Daniele Pompejano: Messinese appianato insieme alle rovine della propria identità dal 1908, ospite di Palermo. Custodi antiche, la Kalsa e l'orto botanico di memoria elegante, austera e sospettosa. Una seduta spiritica nella passeggiata allegra di panni stesi, odori e musica parlata.


   --- martedì 20, Via del Vespro 
   Brannon: Solo il nome, prego... ti pare.... direi... secondo le migliori intenzioni... ma non vuole questo, no? 
   DlvpP: No...
   Brannon: Guarda... ho fatto un giro in Europa... e sono stato ad alcune manifestazioni di indignati... come si dice ora. Ma... indignati perché? Cosa scoprono, scopriamo adesso? E prima, quando si formavano i processi stupidi a cui dicevamo sì? Io sono un girovago e sento i soffi del tempo prima di tutti quelli che si fermano... abiti qui?
   DlvpP: Sì...
   Brannon: Bé... forse anche tu hai perso qualche occasione... ma dovrebbero... tutti quelli che abitano nelle città... cambiare spesso posto... farebbe bene... vedrebbero meglio... sarebbero più sé stessi... spero... sempre... mi hai fermato... grazie... 
   DlvpP: ...(...)...

    Via della Libertà, sul bus 101
   Signora seduta accanto a me: Stiamo dando tutto. Che vogliono ancora? Tutto si stanno prendendo... che ne facciamo della vita? Non c'è niente... io... prima... mi affacciavo e guardavo intorno... il cielo... come cambiava... insomma... ma ora... sono qui... accanto a lei... lei non ha paura, vero? Abbiamo paura l'uno dell'altro... Non so dove sto andando... Perché? Mi dica lei... Perché? Per vivere ci vuole altro... ma...